Il 20 dicembre 2025 alle 17:00 gli spazi dell’Associazione Remo Gaibazzi ospiteranno l’inaugurazione di Tutto in una sera, una mostra a cura di Alessandro Castiglioni dedicata al dialogo tra l’opera dell’artista parmigiano e Mario Schifano. La mostra rimarrà aperta fino al 30 aprile 2026.
Mario Schifano e Remo Gaibazzi si incontrano solo una volta, una sera, a Parma, nell’autunno 1987. Delle tante storie che si potrebbero raccontare, questa mostra guarda a quell’incontro. Una rilettura che diviene un modo per parlare di storia dell’arte e di come un artista guardava all’altro. Un incontro notturno. Un incontro fatto di tempo e tempi. Tutto in una sera.
Le opere in mostra, alcune delle quali inedite, mettono in relazione, in un’atmosfera meditativa e notturna, una possibile esplorazione di quell’incontro, in cui i due artisti hanno parlato, tra loro, di pittura, delle forme della propria pratica artistica e delle relazioni tra velocità e lentezza, tra costruzione e decostruzione, immediatezza e metodicità.
Il progetto espositivo approfondisce, sotto una luce inedita, non solo l’opera di questi due protagonisti dell’arte italiana, ma anche la peculiare specificità del loro dialogo e di come questo possa parlare di altri, possibili, incontri. Un’episodicità che permette di guardare ad una storia non scritta, aneddotica, fatta di memorie orali, ricordi che rischiano di essere persi, tra le pieghe del tempo.
Tutto in una sera è anche un libro pubblicato da Cimorelli Editore. Un’edizione sperimentale progettata da Antonella Amadei, curata da Alessandro Castiglioni con la presenza dei contributi di Monica De Bei Schifano e Giorgio Mazzocchi. Il volume è prodotto dall’Archivio Mario Schifano.
La mostra è realizzata con il contributo del Comune di Parma e della Fondazione Cariparma.
Biografie
Remo Gaibazzi (1915 – 1994) ha legato tutta la sua attività alla città di Parma.
Dopo gli esordi legati all’illustrazione (negli anni Trenta lavora per quotidiani come la Gazzetta di Parma e Paese Sera), si dedica alla pittura. Il suo linguaggio, colto e sofisticato, si muove dai riferimenti alla Nuova Oggettività nel Secondo Dopoguerra all’Astrazione Analitica tra anni Sessanta e Settanta. A partire da questo decennio, poi, concentra tutta la sua ricerca attorno alle relazioni tra immagine e parola.
Si ricordano gli studi antologici dedicati al suo lavoro curati dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’Università di Parma. Si sono occupati del suo lavoro studiosi come Arturo Carlo Quintavalle, Andrea Calzolari, Francesco Tedeschi, Giorgio Zanchetti.
L’Associazione Remo Gaibazzi si occupa dal 2001 di diffondere l’opera dell’artista.
Mario Schifano (1934 – 1998) è uno dei più rilevanti artisti italiani del XX secolo. La sua ricerca lo porta ad attraversare da protagonista le grandi tendenze estetiche del Secondo Novecento: dal Minimalismo alla Pop art, dal cinema sperimentale alla fotografia, al ritorno alla pittura. La sua opera è stata esposta in eventi internazionali come La Biennale di Venezia (la prima, delle molteplici partecipazioni, nel 1964) a quella di San Paolo (1965) ed è stata inserita in mostre storiche di rilievo internazionale presso Centre Pompidou di Parigi (1981), MoMA di New York (1999), e alla Tate Modern di Londra (2015).
Suoi lavori sono presenti nelle collezioni di importanti musei nel mondo, dalla Galleria Nazionale di Roma, al British Museum, all’Art Institute di Chicago, alla National Gallery of Australia.
La sua opera è studiata e tutelata dall’Archivio Mario Schifano, fondato dagli eredi nel 2003.
Alessandro Castiglioni è Vicedirettore e Senior Curator del Museo MA*GA di Gallarate e docente di Linguaggi Multimediali presso Istituto Marangoni, Milano.
Dal 2025 è membro del Comitato Scientifico dell’Archivio Mario Schifano, Roma.