Si aprirà a Palazzo Pigorini, sede espositiva dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, dal prossimo 13 settembre una mostra monografica dedicata al pittore Giuseppe Benassi che fu anche disegnatore, affreschista, scultore. Promossa da Lions Club Parma Maria Luigia con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Parma, in collaborazione con Accademia Nazionale di Belle Arti e Liceo Artistico Paolo Toschi ed il sostegno di Confagricoltura, l’esposizione è realizzata con la curatela della critica d’arte Stefania Provinciali.

“Giuseppe Benassi. Mito e realtà”, questo il titolo della mostra, raccoglie una sessantina di opere tra dipinti ad olio e disegni, per lo più di grandi dimensioni, provenienti dalla famiglia e da collezioni private che ripercorrono la lunga carriera dell’artista, attore partecipe alla vita culturale della città e nel 1988 nominato accademico.

Opere di Benassi di grandi dimensioni sono state per lo più donate a numerose chiese ed enti pubblici e privati cittadini: collocazioni che hanno permesso di creare un percorso diffuso così da andare alla scoperta direttamente in loco di opere mirate a temi specifici, ricche di variazioni cromatiche e contenutistiche ma sempre realizzate seguendo i principi ideali dell’autore artefice di un’arte intesa come valore civile e morale, di partecipazione e libertà. I luoghi sono Istituto Storico della Resistenza, l’Accademia nazionale di Belle Arti di Parma, la sede di Confagricoltura e le chiese di Ognissanti, S.S. Trinità Cattedrale, Castelnovo, San Lazzaro, San Paolo Apostolo, San Tommaso.

La mostra, presentata a Il Punto di Piazza Garibaldi da Lorenzo Lavagetto Vice Sindaco e Assessore a Cultura e Turismo del Comune di Parma, Roberto Gelfi, Presidente Confagricoltura Parma, Alberto Nodolini, Presidente Accademia belle arti, Elisabetta Botti Dirigente Liceo d’Arte Paolo Toschi, Sharon Micconi, Presidente Lions Maria Luigia e Maria Candida Benassi nipote del pittore è stata riassunta dalla curatrice Stefania Provinciali. 

 “Affascinato dai temi mitologici e dell’antichità classica dava vita a scene corali in cui la composizione, fatta di intrecci di corpi, di gesti, di memorie narrative offrono ancor oggi una finzione che travalica il mito e la storia offerte in una prospettiva che è ricerca dell’ordine del cosmo, spesso attraverso passaggi dolorosi. Non una fuga dalla realtà ma un ripercorrerla secondo schemi colti, volti ad offrire spunti di vita. Il pensiero è espresso non solo col disegno, essenziale, sicuro ma con una tavolozza dai toni freddi, graduati dall’ocra al giallo al verde che va ad aprirsi a più intense cromie negli anni Novanta, come i rossi cruenti della Crocifissione. Anche le chiese erano per lui terra di “conquista” dove nascevano idee e esigenze di racconti più umani che sacri."

La mostra è accompagnata da catalogo (Grafiche Step editrice) con testi di Stefania Provinciali, una biografia ragionata, una rassegna critica di autori diversi che hanno seguito il percorso di Benassi, un testo dello scrittore Davide Barilli che lo ha accompagnato in una passeggiata per la città, un testo di Ubaldo Bertoli, entrambi pubblicati su Gazzetta di Parma, che permettono uno scorcio del contesto culturale cittadino del dopoguerra attraverso l’attività artistica e la figura di Benassi, oltre ai testi degli enti patrocinatori e coinvolti nell’evento. Parte del ricavato della vendita del catalogo sarà destinato a scopo benefico.

La mostra verrà aperta al pubblico da sabato 13 settembre al 2 novembre, dal mercoledì alla domenica e festivi con orario dalle 10 alle 19

Sarà messa a disposizione del pubblico una piantina con indicazione delle opere collocate nei diversi luoghi della città, chiese e istituzioni.

Il pittore Giuseppe Benassi, nato a Gualtieri nel 1921, si è trasferito a Parma all’età di sei anni con la famiglia. Dopo la scuola media ha frequentato l’Istituto d’Arte Paolo Toschi con insegnante di figura Latino Barilli, di ornato Paolo Baratta e di Storia dell’Arte Giuseppina Allegri Tassoni. Si diploma col massimo dei voti e successivamente si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera dove frequenta le lezioni di Achille Funi. Causa la guerra dopo alcuni anni interrompe gli studi perché inviato a Firenze all’Istituto geografico militare. Al termine del conflitto inizia l’attività di pittore a cui si dedicherà per tutta la vita. Nell’immediato dopoguerra incontra Giorgio de Chirico, a Roma, insieme all’amico Nando Negri, episodio che gli lascia un indelebile ricordo sempre raccontato come uno dei più significativi della sua esperienza artistica. Negli anni tra il 1950 e 60 partecipa con Nando Negri, Mino Lusignoli, Remo Gaibazzi al Gruppo del Torrione dove si tenevano dibattiti artistici e culturali aperti al mondo. Dall’inizio degli anni 70 comincia a frequentare anche Ubaldo Bertoli con il quale condivide interessi ed ideali. Dal 1963 lavora nello studio di Borgo Sant’Anna fino agli ultimi giorni. Tra i premi più significativi si classifica al Premio Bergamo e partecipa in diverse occasioni alla Biennale di Parma. Espone nel 1971 al Ridotto del Teatro Regio con Belicchi e Tessoni in occasione di una mostra dedicata alla figura. Numerose le esposizioni alla Galleria Sant’Andrea in qualità di socio Ucai. Nella sua storia artistica, Giuseppe Benassi ha realizzato opere, che si possono ammirare in chiese (Duomo di Parma, San Tomaso, San Lazzaro, San Paolo, SS Trinità), all’Istituto storico della Resistenza, Confagricoltura e collezioni private.

E’ stato nominato accademico il 18 aprile del 1988 nella classe dei pittori. Da queste note emerge la vita e l’attività di un artista dai connotati classicheggianti attento pittore dei valori umani e grande disegnatore, scultore, affreschista che ha frequentato la vita culturale della città, seguendo i principi ideali di un’arte intesa come valore civile, di partecipazione e libertà.