Atlante sulla violenza 2025-2027
Fino al 18 dicembre Lenz Fondazione prosegue il progetto artistico e teatrale che, attraverso alcune composizioni performative, indaga le profondità dell'empietà e dell'atto distruttivo. La stagione autunnale inaugura martedì 7 ottobre con la prima esecuzione assoluta di "DISDEMONA_CATTIVA STELLA"
Atlante sulla Violenza 2025 → 2027
Da DISDEMONA per Festival Verdi a Cassandra
Dopo ILIADE #1 CAVALLI, il primo capitolo del lavoro anatomico/drammaturgico sull’Iliade di Omero e nucleo centrale dell’Atlante sulla Violenza - progetto artistico che nel prossimo triennio impegnerà Lenz Fondazione in un’analisi approfondita dell’empietà e dell’atto distruttivo -, la stagione autunnale si apre, martedì 7 ottobre, con la prima esecuzione assoluta, alle 20.00, di DISDEMONA_CATTIVA STELLA, la composizione performativa, visuale e sonora di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto da Otello di Giuseppe Verdi e William Shakespeare e dagli scritti sulla Condizione Operaia di Simone Weil. Inserita nelle Ramificazioni del Festival Verdi 2025 del Teatro Regio, andrà in scena nel grande spazio ex industriale della Sala Majakovskij, a Lenz Teatro, in via Pasubio 3/E, a Parma.
Dopo Verdi Re Lear, Autodafé, Paradiso, Verdi Macbeth, Apocalisse Requiem, riprende il dialogo di Lenz con l'opera musicale di Verdi, e nella fabbrica, luogo fisico e mentale, si istituisce un nuovo piano interpretativo dell'opera verdiana: la violenza emanata dallo spazio del lavoro operaio riduce al silenzio il corpo-voce di Disdemona, straziato e soffocato dal fragore della voce “polifemica” della macchina produttiva (Otello_Jago).
"Al caporeparto non piace che le operaie momentaneamente senza lavoro facciano
gruppo per chiacchierare - si legge nelle estrazioni preliminari di Simone Weil per Disdemona -. Hanno la sensazione d'essere preda di una grande macchina ignota.”
La retorica dell’atto parossistico erotico-amoroso è sostituita dalla verità della condizione di sfruttamento delle donne operaie, uccise dal lavoro alla catena di montaggio, stritolate dal primato della produzione meccanica sulla dignità della vita umana. Nel disegno teatrale di ‘Disdemona’ la responsabilità morale dell’atto violento non è ‘spartita’ tra il potente ingannato e il sottoposto ingannatore, ma riunificata in una sola sorgente sonora, la voce trasmutata elettronicamente (live) di un unico performer bicefalo, Otello_Jago, come Ortro, il grosso cane a due teste con la coda di serpente della mitologia greca.
L'opera performativa è interpretata dall’attrice Valentina Barbarini, Giulia Costantini (soprano) e Lorenzo Marchi (tenore). Le movers – dispositivo performativo composto da dodici donne - sono Tiziana Cappella, Giuseppina Cattani, Silvia Cleonice, Fabrizia Dalcò, Nicole Dayanna Gonzalez, Olha Lopatynska, Ivana Manferdelli, Giada Michelle Mbock, Valeria Moscardino, Elena Nunziata, Agata Pelosi e Carlotta Spaggiari. Le elaborazioni sonore sono di Andrea Azzali e la consulenza musicale è di Adriano Engelbrecht.
DISDEMONA sarà in replica mercoledì 8 ottobre, alle ore 19.00, giovedì 9 ottobre, alle ore 20.00, e venerdì 10 ottobre, alle ore 19.00.
Al termine dell’ultima rappresentazione di DISDEMONA_CATTIVA STELLA, il 10 ottobre, è prevista DIS-#2 LE CREPE E LE TRASPARENZE DIS-(DEMONA), la Room di Orsola Rignani, docente di Filosofia dell’Università degli Studi di Parma, specializzata sui temi del postumanesimo. La Room fa parte del progetto intitolato “CORPI POST(-)UMANI 202CINQUE-SEI-SETTE. RAPPRESENTAZIONI, VISIONI, RIFLESSIONI/RIFRAZIONI, NARRAZIONI”, creato da Rignani in collaborazione con Lenz Fondazione, selezionato per il biennio 2025/2026 tra i percorsi vincitori del Bando Fape (Fondo di Ateneo per il Public Engagement) dell’ateneo di Parma. Nell’ambito dello stesso progetto si innesta il secondo capitolo del percorso di ricerca dedicato alle artiste ispiratrici del linguaggio installativo di Maria Federica Maestri: dopo l’indagine sull’opera di GINA PANE nel 2024, OVER LEONORA CARRINGTON_DISTRAZIONI
(DIS-#3 MOVIMENTI DI DISTRAZIONI ETEROTIPICHE STAGIONALI) di cui Rignani sarà autrice e interprete insieme alla cantante Victoria Vasquez Jurado, Maestri darà corpo alle visioni Leonora Carrington, di cui a Palazzo Reale è stata pochi giorni fa inaugurata la prima personale della grandissima artista. La performance sarà presentata il 26, il 27 e il 28 novembre, alle ore 21 nel nuovo spazio Lenz di Via Pasubio 3/C – aperto per l’occasione al pubblico, prima dell’avvio dei lavori di ristrutturazione che ne permetteranno la fruibilità nel 2027.
A fine ottobre, Lenz Fondazione tornerà a Bologna, con la seconda parte delle creazioni site-specific per i Musei dell’Università che, a marzo, avevano già ospitato le tre performance di Altro Stato e che ora si preparano ad accogliere Haiku_Dove prima era bosco (il 22, il 23 e il 24 ottobre, alle 18.00) e Haiku_Dove prima era acqua (il 28, il 29 e il 31 ottobre, alle 18.00), ricreate in dialogo con le Collezioni di Zoologia
e Anatomia Comparata del Museo Selmi, con l’obiettivo di valorizzarne il patrimonio paesaggistico e museale. Entrambe le performance, le cui creazioni sono di Maestri e la drammaturgia è di Pititto, sono interpretate da Sandra Soncini, con l’ambiente sonoro di Andrea Azzali. Gli Haiku sono parte di Anatomie del Paesaggio, progetto di riparazioni poetiche e performative dell’Habitat Urbano e di valorizzazione dei Musei dell’Ateneo di Parma, dell’Ateneo di Bologna e dell’APE Museo di Parma.
Il 6 e il 7 novembre, andrà in scena, nell’Auditorium di APE Museo Fondazione Monteparma, alle 18.00, HAMLET SOLO, spettacolo cult interpretato dalla straordinaria attrice con sindrome di Down Barbara Voghera. Summa di una lunga e profonda esperienza artistica con gli attori sensibili iniziata oltre 20 anni fa, le molteplici riscritture sceniche dell’Hamlet sono diventate un luogo poetico fondamentale nella ricerca teatrale di Lenz. Dopo gli storici allestimenti alla Rocca dei Rossi di San Secondo, alla Reggia di Colorno e al Teatro Farnese di Parma, l’Hamlet, per la regia di Maestri e Pititto, prende un’ulteriore forma scenica trasponendo la monumentalità artistica dell’opera in una sintesi di potente densità emozionale.
Dal 16 al 18 dicembre, alle 21.00, nella Sala Est di Lenz Teatro, Lorenza Guerrini, parte del progetto ”Parentele”, presenterà CASSANDRA, prima composizione performativa della giovane artista_drammaturga, ispirata all’Agamennone di Eschilo, e interpretata dall’attrice sensibile dell’ensemble di Lenz Carlotta Spaggiari. "La figura di Cassandra emerge come un potente archetipo della conoscenza maledetta, della verità inascoltata e della resistenza silenziosa - ha spiegato Guerrini -. La sua tragedia non è solo il fallimento della comunicazione, ma anche il dramma di una lucida percezione del collasso in un mondo che preferisce l'illusione alla nuda realtà. L’opera è parte delle Ricognizioni performative sulla forma della Violenza, in cui le presenze creative associate per affinità linguistica, poetica, etica ed estetica disegnano nuove pagine
significative nella geografia artistica di Lenz.
Infine, a gennaio 2026, è prevista una collaborazione tra Lenz Fondazione e l’Accademia di Brera. Nei magnifici spazi della Sala Napoleonica, sarà in scena OVER GINA PANE_4 AZIONI SENTIMENTALI, ospitata in un ciclo di conferenze sulla “Body Art” progetto del Dipartimento di Arti Visive-Scuola di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, a cura di Maria Cristina Galli e Pasquale Polidori.