Festival e rassegne / 17.05.24

Festival della Parola

Dal 28 al 30 giugno, presso Lostello, si chiude il programma principale della rassegna “valore delle parole”. Tre giorni di incontri con Concita de Gregorio, Erica Mou, Giulio Cavalli, Luigi de Magistris e Giulio Casale.
Festival della Parola 2024

L’XI edizione del Festival ha come titolo SEGNI DI BELLEZZA: la bellezza dei luoghi, delle azioni, di tutto ciò che è aggregante, in contrapposizione alla bruttezza di ogni forma di belligeranza, disparità, degrado, ingiustizia, separazione.

Il bello come unica arma, bianca e salvifica, in antitesi al bellico e al bullo. A partire dalla bellezza di dare fattivamente la parola alle nuove generazioni: con la nuova collaborazione con il Liceo Artistico Paolo Toschi per la realizzazione della nuova immagine coordinata del Festival frutto di un PCTO con le classi di Grafica e i rinnovati rapporti con gli istituti superiori di Parma per le Sfide Oratorie, che da quest’anno coinvolgono anche le secondarie di primo grado. 

La struttura del Festival 2024 è simile a quella della scorsa edizione, che ha visto quasi 10.000 presenze: Programma principale, Pedalate con Quisquilie Letterarie, esposizioni artistiche e Musica In-Chiostro (rassegna che si svolgerà tra fine agosto e settembre e che verrà presentata prossimamente). Tutti gli appuntamenti, come sempre al Festival della parola, sono GRATUITI e ad INGRESSO LIBERO, fino ad esaurimento posti.

Anche questa edizione coinvolge personalità provenienti dal mondo scientifico, culturale, artistico, con le quali sviluppare tematiche di estrema attualità: Vera Gheno, Marco Balzano, Stefano Massini, Paolo Jannacci, Piercamillo Davigo, Gabriella Greison, Tonia Cartolano, Concita De Gregorio, Luigi De Magistris, Giulio Cavalli, Giulio Casale, Giacomo Rizzolatti, Kim Aris (figlio di Aung San Suu Kyi) sono solo alcuni dei protagonisti del programma principale del Festival. Numerosi e sempre più virtuosi, i percorsi progettuali con realtà locali e nazionali, con obiettivi mirati e tangibili per la collettività. Alle sinergie, consolidate, con FIAB, Donne e Scienza, Corale Verdi, CSAC, ANMIC, EMC2, Festival di cori Adolfo Tanzi, Filarmonica di Parma, City Angels si aggiungono nuovi compagni di viaggio, operanti nella formazione e nel sociale (Artétipi, Associazione Amicizia Italia-Birmania, Avalon, Fondazione Matteo Bagnaresi, Proges), nell’informazione (Wikimafia, Italia che cambia). È ripartito con Ristretti Orizzonti il progetto di scrittura creativa presso il Carcere di Parma sui “poeti della musica”, iniziato nel 2019 con Gaber: quest’anno gruppi di detenuti hanno lavorato sui testi di Fabrizio De André.

L’estate di Parma prosegue, dal 23 al 30 giugno, sotto i “Segni di bellezza” dell’undicesima edizione del Festival della Parola, con una serie di proposte artistico-culturali ad ampio spettro, sempre nel solco di una rinnovata e consapevole attenzione al valore delle parole.

Il programma continua:

Venerdì 28 lettura scenica della "Lettera a una ragazza del futuro" di Concita de Gregorio e Erica Mou, sabato 29 “Odio gli indifferenti” di e con Giulio Cavalli e Luigi de Magistris, domenica 30 “In direzione ostinata e contraria”, omaggio a De André di Giulio Casale

Il primo dei tre appuntamenti live di fine giugno con cui il Festival della Parola torna, venerdì 28 giugno, a Lostello della Cittadella, si apre alle ore 21 con la sezione "Il Festival dà la parola a…", protagonista la Fondazione Matteo Bagnaresi Onlus, con Bruno Bagnaresi (presidente) e Cristina Venturini (vice presidente).

A seguire, “Lettera a una ragazza del futuro”, spettacolo con Concita De Gregorio e Erica Mou.

La giornalista e conduttrice televisiva Concita De Gregorio presenta una lettura scenica del suo ultimo libro: i consigli, si sa, di solito restano inascoltati e si impara solo dall’esperienza; così decide di parlare alle ragazze che diventeranno donne, rivolgendosi innanzitutto a se stessa, alla ragazza che è stata nel passato. Le sue parole sono un filo potente e prezioso che unisce le generazioni, lasciando che sia la dolcezza a scandire ogni momento dello spettacolo, arricchito dagli interventi musicali della cantautrice Erica Mou.

"Vivi come se il mondo fosse già quello che vuoi. Sii gentile. Appassionata e gentile. Ribellati, ma scegli tu a che cosa. Ignora le convenzioni e l’arroganza. Resta intatta e diventa tu stessa il mondo che vorresti. Non avere paura di avere paura. Piangi ogni volta che puoi. E poi ridi, ogni volta che puoi. Impara a dire grazie e scusa (ma ricorda che grazie vale cento volte dire scusa). Non importa se dimenticherai queste parole, quando tra molti anni le ritroverai, magari per caso, ti accorgerai di averle conservate da qualche parte dentro di te".

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, senza prenotazione.

In caso di maltempo il programma si svolgerà al Teatro al Parco (Parco Ducale, 1), di Solares Fondazione delle Arti.

Sabato 29 giugno, alle ore 21, ancora Lostello della Cittadella ospiterà “Odio gli indifferenti. Che Paese saremmo se si rispettasse la Costituzione”, con Giulio Cavalli e Luigi de Magistris.

Lo spettacolo ripercorre i principali articoli della Costituzione (smentiti, calpestati, di fatto non rispettati nella nostra quotidianità), intervallando lo stupore dei giullari a passaggi di cronaca fondamentali nella storia del tradimento della Costituzione di questo Paese. Immaginate quanti professionisti della politica e del dibattito pubblico sarebbero semplicemente derubricati come avvelenatori della Costituzione.
Nell’Italia che saremmo se si rispettasse la Costituzione, i poveri, gli immigrati (soprattutto dalla pelle scura), i diversamente abili e gli sconfitti improvvisamente si sveglierebbero con una dignità che non avrebbero mai potuto nemmeno sognare.

In apertura Il Festival dà la parola a… “Italia che cambia”giornale web che racconta di ambiente, transizione energetica e innovazione sociale in Italia, raccontando storie che ispirano e spiegando i problemi con approccio costruttivo. Offre strumenti concreti per chiunque voglia essere parte attiva di questa trasformazione. È il punto di riferimento per chi cerca esempi di sostenibilità, etica imprenditoriale e iniziative civiche che dimostrano che un altro mondo non solo è possibile, ma è già in costruzione. Attraverso reportage, videointerviste, podcast, Italia che Cambia informa, ispira e coinvolge un’ampia comunità di lettori e lettrici attenti e consapevoli. Sarà presente il suo direttore Daniel Tarozzi.

In caso di maltempo, il programma si svolgerà al Teatro del Cerchio (via Giuseppe Gioacchino Belli, 6, Parma). Ingresso libero fino ad esaurimento posti, senza prenotazione.

Infine domenica 30 giugno, alle ore 21, si chiude a Lostello della Cittadella: in apertura Il Festival dà la parola a… Ristretti orizzonti, con Mauretta Ghirardi, volontaria in carcere con l’associazione “Per ricominciare” e amica di Ristretti Orizzonti, redazione inserita nel circuito di Alta Sicurezza 1 del carcere di Parma. Aperta otto anni fa grazie all’impegno di Ornella Favero, fondatrice e direttrice della rivista Ristretti Orizzonti, attiva da più di 25 anni nel penitenziario “Due Palazzi di Padova”, a Parma è coordinata dalla giornalista Carla Chiappini. Negli ultimi anni si sono sviluppate collaborazioni con il settimanale diocesano “Vita Nuova” e a una serie di incontri con studenti e professori del Liceo Romagnosi. L’associazione svolge un ruolo importante nel promuovere il dialogo e la riflessione sulla giustizia penale e sulla rieducazione dei detenuti.

A seguire, lo spettacolo-concerto “In direzione ostinata e contraria”dedicato a Fabrizio de André, di e con Giulio Casale.

Dopo lo strepitoso successo dell’anno scorso nel concerto dedicato a Giorgio Gaber, Giulio Casale torna al Festival della Parola con uno spettacolo da lui scritto e interpretato, in omaggio a uno dei più grandi cantautori italiani: Fabrizio De Andrè, nel 25° anniversario della sua scomparsa. La voce di Casale ripercorre il percorso artistico del poeta e cantante genovese, una storia lunga più di 40 anni. E non mancano le sorprese per chi ascolta: filmati originali, estratti audio, foto rare, canzoni dal vivo e su base, in una produzione unica per chiunque ami la musica e la poesia di uno dei più importanti artisti del Novecento. «De André – dice Casale - è una sorta di bussola valoriale. Per me bambino “Geordie” era il manifesto di ogni battaglia contro la pena di morte ovunque nel mondo. Da lì in poi, prostitute, tossicodipendenti, matti, il bestiario è perfetto. E tutti sono salvati dall’occhio di Fabrizio, con grande pietas».

In caso di maltempo, il programma si svolgerà al Teatro del Cerchio (via Giuseppe Gioacchino Belli, 6, Parma). Ingresso libero fino ad esaurimento posti senza prenotazione.

Il Festival della Parola, che dopo la pausa estiva riproporrà (dal 26 agosto) la rassegna MUSICA IN-CHIOSTRO, è un’iniziativa di Rinascimento 2.0 aps, realizzata grazie al contributo del Comune di Parma, al main sponsor Opem SpA, agli sponsor Gruppo HeraBCC Emil BancaOikiMarella Srl, ImetaGallani arredamenti, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna. Altri partner istituzionali: Fondazione Cariparma, Provincia di ParmaComune di TraversetoloComune di Sorbolo e MezzaniComune di FelinoComune di MontechiarugoloComune di Sissa Trecasali.

 

In caso di maltempo, il programma si svolgerà al Teatro del Cerchio (via Giuseppe Gioacchino Belli, 6, Parma). Ingresso libero fino ad esaurimento posti senza prenotazione.

Il Festival della Parola, che dopo la pausa estiva riproporrà (dal 26 agosto) la rassegna MUSICA IN-CHIOSTRO, è un’iniziativa di Rinascimento 2.0 aps, realizzata grazie al contributo del Comune di Parma, al main sponsor Opem SpA, agli sponsor Gruppo HeraBCC Emil BancaOikiMarella Srl, ImetaGallani arredamenti, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna. Altri partner istituzionali: Provincia di ParmaComune di TraversetoloComune di Sorbolo e MezzaniComune di FelinoComune di MontechiarugoloComune di Sissa TrecasaliFondazione Cariparma.

Info: www.festivaldellaparola.it.

 

Nato dall’urgenza di rivendicare e promuovere il valore delle parole, il Festival della Parola, giunto ormai
alla sua undicesima edizione e sempre più radicato sul territorio, sceglie quest’anno di offrire il suo
megafono ai “Segni di Bellezza” che aiutano a vivere, che danno il titolo alla rassegna 2024, al via nel
suo programma principale a partire dal 30 maggio.
In risposta ad un’offerta culturale sempre più consumistica e passiva, il FdP 2024 intende proseguire il suo
processo di crescita e utilizzare le sue tante voci per raccontare storie di inclusione e, appunto, bellezza:
la bellezza dei luoghi, delle azioni, di tutto ciò che è aggregante, in contrapposizione alle brutture di ogni
forma di belligeranza, disparità, degrado, ingiustizia, separazione.
Un’ambizione che intende prendere corpo già dal primo appuntamento di giovedì 30 maggio, alle ore
20.30, nel Convitto Nazionale Maria Luigia (Parma, ingresso Borgo Padre Onorio), in una serata ricca di
contenuti e stimoli che in apertura rinnoverà la tradizione del breve spazio con cui “Il Festival dà la
parola a...” per conoscere la complessa attività del Convitto dalle parole del suo dirigente, Adriano
Cappellini. A seguire la finalissima delle Sfide Oratorie, che quest’anno per la prima volta coinvolgono
anche le scuole medie e che, dopo le travolgenti qualificazioni dei giorni scorsi, si prospettano
emozionanti e ad elevato impatto emotivo. Scegliere chi portare in finale è stato assai arduo: tematiche
originali, corretto uso della lingua italiana, efficace capacità espositiva. Adesso, per le ragazze e i ragazzi
che hanno superato le eliminatorie, l’asticella si alza: nella giuria, oltre a Giorgio Triani, ideatore
dell’iniziativa, cultori della parola come Vera Gheno e Marco Balzano.
E saranno proprio Gheno e Balzano, alle ore 21.15, i protagonisti di Parole in movimento, un incontro in
collaborazione con ANMIC Parma, moderato da Emma Manghi, a cui parteciperà anche Umberto Guidoni,
vicepresidente dell’associazione.
La lingua è quanto di più dinamico esista; essa viene non solo costantemente arricchita di termini coniati
per veicolare dei concetti prima inesistenti, ma in essa le sue parole, di uso comune, assumono nuovi
significati, a volte quasi in antitesi. Ecco che, ad esempio, il termine comunità finisce per perdere la sua
natura aggregante per diventare qualcosa dai contorni netti (comunità islamica, comunità lgbt, etc.).
Anche la parola normalità ha subito un cambiamento di significato: in passato, era definita in base a
criteri rigidi e spesso discriminatori; oggi è vista come un concetto più fluido e inclusivo, che abbraccia la
diversità e la complessità della società. L’incontro è un’occasione unica per esplorare il potere delle
parole, simboli luminosi che riflettono l’evoluzione (o l’involuzione) della società.
Al termine dell’incontro avrà luogo la premiazione delle Sfide Oratorie. In caso di maltempo il
programma si svolgerà all’interno del Convitto Maria Luigia (con ingresso da Borgo Lalatta).
Sabato 1° giugno sono in programma due appuntamenti. Il primo, alle ore 10.30, avrà come luogo di
ritrovo il Liceo Artistico Paolo Toschi (viale Toschi, 1, Parma), che da questa edizione ha avviato una
collaborazione creativa con il FdP progettandone, attraverso la classe 5A grafica coordinata dal prof.
Federico Pagliarini, la nuova immagine coordinata: l’appuntamento è con “Le Giovani Cicerone” e il loro
Talking Teens – Le Statue Parlano!, un progetto di valorizzazione culturale delle statue della città di
Parma, creato dall’associazione culturale ECHO Education culture Human Oxygen, a cura di Paola Greci:
Dopo una breve presentazione del progetto Talking Teens, Le Giovani Cicerone, ovvero giovani studentesse
dell’ITIS Leonardo da Vinci di Parma, vestiranno i panni di guide turistiche e accompagneranno cittadini e
turisti, che, divisi in due gruppi, seguiranno le Giovani Cicerone in due differenti percorsi pedonali,
ciascuno dei quali permetterà di scoprire angoli della città di Parma attraverso le statue parlanti (info e
iscrizioni: legiovanicicerone@gmail.com).
Nel tardo pomeriggio, alle ore 18.00, il FdP si sposterà a Lostello della Cittadella, dove sarà possibile
assistere a Riflessioni, dialogo con Giacomo Rizzolatti, Marcello Maggio e Gio Rossi.
La scienza, i comportamenti umani, le emozioni sono collegate e più vicine che mai. Con il neurofisiologo
dei neuroni specchio e il direttore della U.O.C. di Clinica Geriatrica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria
di Parma, il pubblico presente scoprirà come bellezza, arte e cervello siano stupefacenti riflessi del nostro
essere.
A seguire, inaugurazione dell’esposizione fotografica di Gio Rossi, Identità riflesse, che sarà ospitata nei
locali interni de Lostello fino al 15 luglio.
Autodidatta impenitente, Rossi lavora da qualche anno sul tema dell’identità attraverso il ritratto dei suoi
incontri quotidiani. Identità Riflesse segue una tematica personale, quella dell’occhio della fotocamera
che osserva volti specchiarsi con se stessi e con la realtà simboleggiata dagli specchi, dove la realtà è
estranea ad essi. Al contempo gli specchi diventano la realtà. È la narrazione di una presa di coscienza che
constata, nonostante tutto, le possibilità che ancora ha l’individuo di esistere oltre un mondo di crepe che
vorrebbero spezzare l’integrità umana, senza ottenere altro che distorsioni o riflessi scomposti. Nato a
Parma nell’aprile del ’64, padre parmigiano, madre friulana, studi liceali, studi universitari in Storia
dell’Arte, giocatore e allenatore di football americano a livello agonistico, ex arredatore, Giovanni Rossi
scopre la fotografia a sedici anni grazie al regalo di una reflex manuale e analogica.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero, senza prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Il Festival della Parola è un’iniziativa di Rinascimento 2.0 aps, realizzata grazie al contributo del Comune
di Parma, al main sponsor Opem SpA, agli sponsor Gruppo Hera, BCC Emil Banca, Oiki, Marella Srl, Imeta,
Gallani arredamenti, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna. Altri partner istituzionali: Provincia di
Parma, Comune di Traversetolo, Comune di Sorbolo e Mezzani, Comune di Felino, Comune di
Montechiarugolo, Comune di Sissa, Fondazione Cariparma.
Il programma principale proseguirà con un nutrito calendario di proposte nelle date del 14 e 16 giugno e
nelle sei serate dal 24 al 29 giugno