Musica perseguitata: il caso Aldo Finzi
Sabato 21 gennaio alle 11.30 al Museo Glauco Lombardi una conferenza, per il Giorno della Memoria, a cura di Eleonora Carapella, sulla vita e la musica di Aldo Finzi e di altri musicisti ebrei italiani vissuti durante il Ventennio, arricchita dagli interventi del figlio e del nipote del compositore
Sabato 21 gennaio alle ore 11.30 al Museo Glauco Lombardi, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, si parlerà della vita e della musica di Aldo Finzi e di altri musicisti ebrei italiani vissuti durante il Ventennio, nel delicato periodo che condusse alle leggi razziali e alle persecuzioni nazi-fasciste.
La musica e i musicisti ebrei italiani vissuti durante il ventennio fascista, il loro ruolo prima dell’avvento delle leggi razziali e nel delicato periodo che le precedette, le conseguenze per chi decise di non fuggire ma di rimanere in Italia. Questi sono i temi della conferenza, dove la biografia di Aldo Finzi, compositore appartenente ad un’antica famiglia ebraica, ma intimamente milanese, diventa una testimonianza della cultura e delle contraddizioni all’interno della dittatura fascista. In particolare due lavori, nell’ambito del repertorio del musicista, assumono particolare rilievo in tal senso: La Serenata al Vento, opera giocosa misteriosamente estromessa da un concorso al Teatro alla Scala e il Salmo, per coro e orchestra, composto nel 1944 come ringraziamento al Signore per aver salvato il proprio figlio dall’arresto e quindi deportazione. Uno sguardo a ciò che accadde in Italia e alle responsabilità del nostro Paese.
La conferenza è a cura di Eleonora Carapella, musicologa e pianista, e sarà arricchita dai preziosi interventi di Bruno e Aldo Finzi, figlio e nipote del compositore, testimoni diretti dei fatti accaduti.
Ingresso libero
L'appuntamento fa parte delle iniziative promosse in occasione del Giorno della Memoria 2023, raccolte dal Comune di Parma in un unico calendario che sarà pubblicato a breve.