Visite virtuali 360° alle mostre di Parma2020+21
Con la Parma Card sarà possibile visitare le mostre di Parma 2020+21 in un’esperienza immersiva e coinvolgente accompagnati da guide d’eccezione. La card è disponibile, fino al 30 giugno, al prezzo di lancio di 5 euro.
Il periodo complesso che stiamo vivendo dall’inizio di quest’anno non ha fermato il motore di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 e, nonostante musei, siti storici, archivi, teatri e tutte le altre sedi non possano accogliere pubblico e visitatori, le grandi mostre di Parma apriranno le loro porte virtualmente sul portale parma2020.it e sull’App di Parma 2020+21, ai possessori di Parma Card tramite l’iniziativa Cultura Aperta.
Grazie a una tecnologia immersiva 360° all’avanguardia, sarà possibile muoversi nelle prestigiose sale dei luoghi della cultura parmigiani accompagnati dalla presentazione di guide d’eccezione, come Arturo Carlo Quintavalle, Leonardo Sangiorgi, Stefano Roffi, Vittorio Sgarbi, che racconteranno le storie e i segreti delle opere esposte durante il primo anno di Capitale Italiana della Cultura.
Per lanciare a livello nazionale e rendere il più possibile fruibile questa innovazione, dal mese di dicembre e fino al 30 giugno 2021, la Parma Card sarà messa in vendita (on line sul sito Parma 2020) al prezzo simbolico di 5,00 Euro.
I possessori di Parma Card, infatti, oltre a godere, durante l’anno 2021, di tutti i vantaggi legati agli accessi scontati nei luoghi della cultura, alle offerte esclusive negli esercizi commerciali convenzionati, potranno accedere sulla piattaforma di Parma 2020+21 (sito e App) alle visite immersive 360° delle principali mostre previste nel cartellone 2020.
«Le nuove tecnologie sono una straordinaria occasione di valorizzazione e conoscenza del nostro patrimonio e delle nostre attività culturali. Mai avremmo desiderato né pensato di dovervi ricorrere perché impossibilitati a vistare una mostra o un museo, ma oggi è nostro dovere consentire al pubblico di continuare ad aver accesso ai luoghi della cultura nonostante la pandemia. I tour virtuali delle splendide mostre di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 rappresentano il giusto incontro tra il potenziale tecnologico, che ci immerge negli spazi e tra gli oggetti esposti, e l’irriducibile desiderio di tornare ad osservare in presenza ciò che in questi mesi ci è stato così dolorosamente sottratto» dichiara l’Assessore Michele Guerra.
«Con l’iniziativa Cultura Aperta, Parma Capitale Italiana della Cultura riapre al pubblico i cancelli virtuali dei suoi grandi eventi riportandosi in una posizione di assoluta avanguardia nel panorama dell’offerta culturale in tempo di lockdown. Nessuna altra realtà, italiana o internazionale, è infatti oggi in grado di offrire la possibilità di fruire di un così vasto pacchetto di esperienze in realtà immersiva a 360°. In Italia e in Europa solo Brera - con il video multimediale sullo Sposalizio della Vergine di Raffaello - e la National Gallery di Londra - con il video su Artemisia Gentileschi - hanno offerto contenuti simili a questa iniziativa che il Comitato per Parma 2020, sostenuto dai suoi sponsor, è riuscito a realizzare. Anche in tempi di totale shutdown dell’offerta culturale, Parma si riconferma come “il luogo in cui essere”, anche solo virtualmente» commenta Ezio Zani, Direttore del Comitato per Parma 2020.
«Con la nostra piattaforma, che TIM ha messo disposizione di Parma 2020, come già con Expo Milano nel 2015, siamo in grado di garantire - in tempi complessi come quelli che stiamo vivendo - un’innovativa esperienza di visita ai luoghi d’interesse, alle mostre e agli eventi di Parma e della sua provincia, a chiunque e dovunque, da Tokio a Barletta» spiega Francesco Meneghetti, CEO di Fabbrica Digitale che ha sviluppato per TIM la piattaforma di Parma 2020+21.
La piattaforma digitale per Parma 2020+21
Grazie alla piattaforma digitale di cui Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 si è dotata per meglio supportare gli utenti nella visitors experience del patrimonio culturale, nella ricerca delle informazioni di eventi e luoghi d’interesse della provincia parmense, sarà offerta l’occasione, prima del viaggio, di immergersi nella città, nei suoi musei e nelle mostre, grazie a tour virtuali 360° disponibili sull’applicazione mobile e sul sito ufficiale tramite l’accesso dedicato alla sezione tematica Cultura Aperta che ospiterà le mostre immersive, oppure attraverso il Virtual Tour interattivo dei luoghi della cultura presente sul sito ufficiale (www.parma2020.it/virtualtour).
Per gli utenti registrati alla piattaforma e i possessori di una qualsiasi delle Parma Card, sarà possibile, sia da app che da web, accedere a esclusivi contenuti virtuali e vivere un’esperienza unica, immersiva ed esclusiva alla scoperta del patrimonio culturale di Parma e di alcune delle più importanti esposizioni realizzate nell’anno 2020.
Le prime mostre immersive
Le prime mostre virtuali saranno disponibili dal 22 dicembre 2020, ma l'elenco sarà progressivamente aggiornato fino ad arrivare a oltre dieci mostre virtuali entro gennaio 2021.
1. Hospitale - Il futuro della memoria
La più grande installazione di Parma 2020, scaturita dall''immaginario di Studio Azzurro e raccontata dalle parole del curatore Leonardo Sangiorgi.
Il tour virtuale dell'Ospedale Vecchio permette di muoversi all'interno di una vera e propria installazione che racconta, attraverso un percorso animato dalle nuove tecnologie, la storia dell’Hospitale nato dalle acque – i suoi canali, i mulini, le alluvioni – per accogliere i malati, poveri, orfani, famiglie in difficoltà, pellegrini che transitavano per la via Emilia e la via Francigena.
2. L’ultimo Romantico. Luigi Magnani il signore della Villa dei Capolavori
Stefano Roffi, critico d'arte e direttore della Fondazione Magnani Rocca, accompagna i visitatori attraverso la mostra omaggio a Luigi Magnani, musicologo-collezionista che amò e promosse con determinazione il dialogo tra pittura, musica e letteratura.
La visita immersiva permetterà di scoprire una ricca esposizione di opere che indaga i rapporti più sottili e segreti tra le espressioni artistiche, ne riconosce l’unità fondamentale e riflette sui numerosi possibili interscambi, trasferendo la pittura nel tempo e la musica nello spazio. Oltre cento magnifiche opere che raccontano l'amore congiunto di Magnani per la pittura, la musica, la letteratura, attraverso i suoi interessi e le grandi personalità di ogni tempo che frequentò o alle quali si appassionò.
3. Antelami a Parma: il lavoro dell'uomo, il tempo della terra
Il racconto dello storico e critico dell'arte Arturo Carlo Quintavalle accompagna i visitatori a toccare quasi con mano le statue dei Mesi e delle Stagioni di Benedetto Antelami.
Una conversazione a tu per tu tra due grandi maestri per osservare da vicino e comprendere le opere che nell'anno di Parma Capitale hanno lasciato la loro storica collocazione sul loggiato interno del Battistero per mostrarsi ai visitatori, vicine come mai prima. Il Ciclo dei Mesi e delle Stagioni racchiude un potente messaggio attraverso il loro valore simbolico-religioso e racconta di un'epoca di pieno equilibrio tra uomo e ambiente, tra natura e cultura.
4. Ligabue e Vitaloni. Dare voce alla natura
Un viaggio immersivo nella poetica di Ligabue attraverso un confronto tra la sua pittura e le sculture di Vitaloni, una mostra che indaga la parte animale e istintuale dell’essere umano.
Vittorio Sgarbi accompagna i visitatori attraverso le maestose sale sotterranee di Palazzo Tarasconi per indagare la particolare empatia verso il mondo animale che accomuna Antonio Ligabue e Michele Vitaloni, i quali, narrandone le meraviglie, indagano la natura dell’uomo.
5. Fornasetti. Theatrum Mundi
Simone Verde, Direttore del Complesso Monumentale della Pilotta e co-curatore della mostra, insieme a Barnaba Fornasetti e Valeria Manzi, accompagna i visitatori in un percorso espositivo che fa dialogare le forme classiche del Complesso della Pilotta con il design contemporaneo di Piero Fornasetti. Riferimenti e suggestioni danno vita ad un vero "teatro del mondo", così come era inteso nel Cinquecento.
6. Design! Oggetti, processi, esperienze
Gli archivi dello CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione, custodi di un immenso patrimonio di conoscenze dei designer che hanno definito la cultura del progetto italiano nel Novecento, si aprono raccontando così i temi centrali del design. Sarà la curatrice e Direttrice dello CSAC Francesca Zanella ad accompagnare virtualmente il pubblico all'interno della sezione di mostra allestita presso l'Abbazia di Valserena, dove sono custoditi disegni, prototipi e oggetti di noti designer italiani.
7. Renato Brozzi e la scultura animalista italiana tra Otto e Novecento
Oltre 8000 disegni, 400 fotografie, un centinaio di lettere di D’Annunzio, circa 80 gessi e una cinquantina fra oggetti d’arte applicata e sculture a motivo prevalentemente animalista
Nel Centro Civico La Corte di Traversetolo (Parma) un piccolo ma prestigioso museo offre uno scorcio sull’arte e la vita di Renato Brozzi (Traversetolo 1885-1963), scultore, cesellatore, incisore e orafo amico di Gabriele D’Annunzio.
Nel Centro Civico La Corte di Traversetolo un piccolo ma prestigioso museo offre uno scorcio sull’arte e la vita di Renato Brozzi (Traversetolo 1885-1963), scultore, cesellatore, incisore e orafo amico di Gabriele D’Annunzio. Oltre 8000 disegni, 400 fotografie, un centinaio di lettere di D’Annunzio, circa 80 gessi e una cinquantina fra oggetti d’arte applicata e sculture a motivo prevalentemente animalista.
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