02.12.16

Monumento di Barriera Bixio

Completati i lavori di restauro del complesso scultoreo
Monumento Barriera Bixio

Si è recentemente concluso l’intervento di restauro manutentivo e conservativo, voluto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, che ha riportato all’originale splendore l’intero complesso scultoreo di Barriera Bixio. L’intervento svoltosi, previa autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, è  stato affidato dal Comune di Parma alla restauratrice Alessandra D’Elia.

Costruita negli anni ‘60 dell’Ottocento per ricordare l’unione di Parma al Regno d’Italia, la Barriera è formata da due edifici gemelli di stile neorinascimentale, collegati da una cancellata sostenuta da quattro pilastri, su cui si collocano le statue principali protagoniste dell’intervento di restauro. Si tratta di due coppie di putti che sorreggono rispettivamente lo stemma di Casa Savoia e quello della città di Parma, e di quattro statue che rappresentano le corrispondenti regioni del regno d’Italia del 1860, affiancate da coppie di leoni accasciati: questo complesso scultoreo doveva costituire il coronamento al monumento mai realizzato di Re Vittorio Emanuele II nella piazza a lui dedicata.

Conseguentemente allo stato di conservazione rilevato, l’intervento di restauro è stato mirato alla conservazione ed alla stabilizzazione dei fenomeni di degrado, alla rimozione di precedenti interventi manutentivi impropri o ormai degradati (malte e trattamenti superficiali) e al risarcimento delle lacune.

Le statue di Barriera Bixio, tutte costruite in pietra calcarea detta di Vicenza, ed i basamenti in arenaria su cui sono collocate, sono state già oggetto di un intervento di restauro nel 1997, con una pulizia approfondita di tutte le superfici, ma la porosità della pietra, l’azione degli elementi atmosferici e degli agenti inquinanti ha reso oggi necessario un nuovo intervento di pulitura, volta alla rimozione dei numerosi biodeteriogeni presenti sulle superfici lapidee, e di ristabilimento strutturale nei punti di maggiore erosione ed esfoliazione della pietra.

Il restauro ha permesso anche la rimozione, ove possibile, delle stuccature degradate o eseguite con materiali incongrui a quelli originari durante i precedenti lavori, e la sostituzione con altri composti che hanno caratteristiche idonee al materiale originario. Infine, un trattamento consolidante e di protezione permetterà al complesso scultoreo di mantenere nel tempo le sue ripristinate condizioni di  conservazione e bellezza.