Giacomo Balla e la progettazione della moda
Giovedì 13 novembre alle 17:30, all’Auditorium di Palazzo del Governatore,Gloria Bianchino racconta l’artista futurista e il suo approccio innovativo nella progettazione della moda.
Giovedì 13 novembre, alle ore 17:30, si terrà all’auditorium del Palazzo del Governatore l’incontro dal titolo "Giacomo Balla e la progettazione della moda in dialogo con le avanguardie europee e la ricostruzione futurista dell'universo", condotto dalla contemporaneista e studiosa di moda e design Gloria Bianchino. Primo appuntamento del ciclo di incontri collaterali, guidati da autorevoli storici dell’arte ed esperti, che accompagneranno nei prossimi mesi la mostra dedicata a Giacomo Balla.
Gli inizi del Novecento sono anni di grande cambiamento per il mondo della moda, influenzato anche dalle nuove scoperte scientifiche e dal fermento delle avanguardie artistiche. Per i futuristi, e per Balla in particolare, progettare la moda significa ripensare anche un nuovo modello di società e di città, che ne rappresentano il palcoscenico.
Fra i maestri del Movimento Futurista, Giacomo Balla è colui che ha dedicato maggiore interesse all’abbigliamento. Il manifesto del 1915 “Ricostruzione futurista dell’Universo”, redatto da Balla insieme a Depero, espandeva le idee futuriste a tutte le forme d’arte, tra cui la moda, e mirava a fondere arte e vita quotidiana nell’ottica di un rinnovamento radicale e rivoluzionario.
L’approccio dei futuristi alla moda muove dall’ affermazione che la moda è arte: è qui che nasce l’opinione ancora oggi condivisa da molti creatori di moda di appartenere al mondo dell’arte.
L’arte non deve rimanere all’interno di una élite, ma deve rendersi capace di trasformare in senso estetico la società intera. Se la moda è arte, ecco che con essa questo obiettivo può essere facilmente raggiungibile: con il vestito - che deve però seguire i canoni futuristi - l’arte è portata nelle strade. L’abito di tutti i giorni, perché sia una forma estetica capace di soddisfare le esigenze degli assiomi futuristi, deve poter cambiare l’aspetto continuamente e lo farà attraverso i “modificanti” - accessori, elementi geometrici di tessuto o colore - applicati secondo la creatività di ognuno.
Il ciclo proseguirà sabato 22 novembre (17:30) con l’incontro “Umani tra futuri e futurismi”, condotto dal neuroscienziato Vittorio Gallese, affiancato dal giornalista ed esperto di comunicazione Lelio Alfonso.
Gli incontri sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.
Per informazioni: info.cultura@comune.parma.it